Spesso gli allievi mi chiedono quale sia l’allenamento migliore da praticare “a casa” o comunque in assenza di un compagno.
Sicuramente una parte fondamentale molto trascurata è l’allenamento alla resistenza, ovvero la capacità di mantenere un rendimento costante per un periodo di tempo piuttosto “lungo”. Infatti, durante uno scontro associato ad un forte stress, subentra rapidamente un lavorare di tipo anaerobico.
Cosa significa esattamente? In termini pratici l’acido lattico prodotto oltre a generare energia, contrae il muscolo “bruciandone velocemente” l’ossigeno e portandone quindi un addebito all’intera muscolatura, provocando di conseguenza un aumento dei battiti cardiaci. Tutto questo si traduce così in una “impossibilità” o difficoltà estrema a continuare.
Pertanto, i lavori da intraprendere per migliorare questo status possono essere quelli focalizzati sia sotto l’aspetto atletico/aerobico (corsa con ripetute veloci, bicicletta, etc.) sia quelli che riguardano l’aumento della forza/anaerobici(utilizzo dei pesi, esercizi a corpo libero, etc.).
Poiché è necessario ottimizzare anche il tempo a nostra disposizione, è sempre meglio prepararsi atleticamente in giorni diversi da quelli in cui abbiamo la nostra sessione di tecnica o di sparring, che va effettuata in palestra.
Un altro aspetto fondamentale è quello riguardante la respirazione, la cui complessità rimandiamo però ad una seconda fase che tratteremo prossimamente.
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